giovedì 13 ottobre 2016

UN DONO DALLA SORGENTE: "RIVENDICA LA TUA FORZA!"

Dopo tanto tempo, sono di nuovo qui a scrivere in questo spazio perché c'è qualcosa che ci tengo davvero a condividere con tutti voi.
Riporto di seguito un potente messaggio trasmessomi dalla Sorgente attraverso la mia amica M***, bellissima persona profondamente connessa al proprio Sé Superiore e di grande sensitività verso le dimensioni sottili. Lei lo ha ricevuto associato alla mia immagine, e in effetti risponde in pieno a ciò che io sto vivendo in questa fase del mio percorso evolutivo, ma il suo contenuto in effetti riteniamo abbia una valenza talmente universale che possa essere valido per chiunque di noi. Come sempre, vi invito ad accogliere ciò che vi risuona e lasciare andare serenamente ciò che vi sembra non faccia per voi. Se vi va di parlarne con me, vi invito a contattarmi.
Niente immagini, a questo giro, perché non ho trovato quella che davvero rendesse ciò che mi ispirano le parole qui sotto. Se ne trovate una che secondo voi ci sta, mandatamela e la pubblicherò!

“Talvolta sei più concentrata sulle tue domande che non sulla tua trasformazione [da intendersi nel senso della trasformazione da operare sul mio Ego per allinearlo a quella che è la vera essenza della mia anima] senza sapere che è proprio dalla tua trasformazione che sorgono le risposte.
Ora non sei pronta per comprendere e quindi accettare tali risposte; le risposte sono più ampie della tua mente / del tuo pensiero. Se ti dicessi che tutto ciò che è stato un tempo non reca alcun peso sul tuo Io più ampio, non lascia traccia sulla tua essenza eterna, che è come un sogno, un film illusorio, e che pertanto nel momento in cui ti ricongiungi al tuo Io più ampio svanisce in pesantezza lasciando solo l’insegnamento dell’esperienza e devi dunque trasformare tutto ciò che ti impedisce di unirti in coscienza al tuo Io più ampio per sentire la libertà che giù sei… Ti basterebbe?
Allo stesso modo a volte sei più concentrata sulla tua sofferenza e infelicità che non sulla tua potenziale forza per uscirne, alimenti più la tua bambina interiore sofferente e infelice che non la potenziale donna forte che risorge dalle ceneri. Parli di stanchezza e sfinimento di una vita di sofferenze e non ti accorgi che sono le scusanti del tuo ego limitato per tenerti incatenata al passato; sono scusanti per non procedere, come se la forza spirituale per affrontare le cose fosse qualcosa di finito e limitato quanto l’Ego e non qualcosa che ti giunge dal tuo Io più ampio come risposta al tuo forte e sincero intento di andare oltre.
A volte ami vedere la forza attorno a te perché non l’alimenti all’interno. 
Cedere alla debolezza vincolante del tuo Ego limitato ti rende ancora più debole e questo non fa onore alla forza del tuo Spirito. I tuoi sentimenti di debolezza sono il riflesso di una mente debole; più alimenti tali pensieri, più la tua debolezza si espande. In tutto questo la cosa più triste non è la debolezza in sé e per sé, ma il fatto di umiliarsi accettandola senza impegno per rivendicare la propria forza. Identificarti nella sofferenza e in tutto ciò che ti ostacola nel distacco dal passato ti impedisce di sentire la tua connessione superiore a tutte le cose e di sentire l’amore generoso, pieno di grazia, che ti unisce a tutto. Sostanzialmente ti impedisce di essere ciò che sei davvero.
SVEGLIATI!
In cosa ti stai identificando? Ma soprattutto, in cosa scegli di identificarti?
Nel gioco della vita non si tratta tanto di comprendere perché abbiamo vissuto ciò che è stato, quanto di capire come trascendere l’illusione che abbiamo vissuto [e sarà proprio da questo, forse, che a quel punto deriverà la comprensione del perché?].
La trascendenza viene dall’accettazione, e dall’accettazione nasce la compassione quale espressione del nostro vero Io che è la nostra vera forza.
Lo Spirito è spinto ad esprimere se stesso emergendo dai vincoli della limitazione; l’esperienza di densità e di contrasto materiale costituisce la sfida e lo stimolo a questo fine, affinché lo Spirito possa fare esperienza fisica de suo Sè. La vita è l’espressione in cui lo Spirito fa pratica di sé. La limitazione non è incidentale, è una condizione funzionale, dunque intenzionale; quando si comprende questo e si comprende che tutto è incluso in qualcosa di più vasto e più potente allora si smette di temere e si inizia a vivere”.

Io provo un'immensa gioia per aver ricevuto questo messaggio; le trovo parole di grande potenza, colme di un amore immenso e una incredibile forza propulsiva. Me le sto tenendo a portata di mano, le rileggo spesso, e ogni volta mi provocano un'immensa emozione; credo che se la nostra Nazionale avesse un allenatore che le parla così, una Coppa del Mondo dietro l'altra non ce la toglierebbe nessuno! E' proprio per questo che ho sentito il bisogno di condividerle: ci sono tante persone splendide, che si lasciano avvilire e sopraffare da questa vita, permettendole di tarpar loro le ali... Credo che queste parole possano essere d'aiuto e motivazione per altri come lo sono per me, che siano uno splendido dono d'Amore, che può diffondere i propri effetti in modi sempre più ampi a mano a mano che viene condiviso, come cerchi nell'acqua.
Pertanto, se desiderate condividerle con altri... Siete i benvenuti: invitateli su questo blog, fate copia&incolla quanto vi pare, spammate su facebook o qualsiasi altro social che vogliate, purché rimaniate fedeli al senso di quanto riportato sopra. L'Amore è magico: più lo dividi con gli altri, e più scopri che diventa sempre più grande!
Mollate le zavorre, dispiegate le vostre Ali, battetele con forza e ALZATEVI IN VOLO!!!

mercoledì 20 giugno 2012

LIBRI - 3 - MANI DI LUCE - B. A. Brennan

Spirito, energia e un sacco di roba da studiare.






































Oggi vi parlo di un libro che recentemente ho trovato molto interessante; si tratta di "Mani di luce", di Barbara Ann Brennan. Come l'ho comprato? Beh, stavo spulciando il settore new age di una libreria, poco tempo dopo aver chiesto all'universo di aiutarmi a trovare qualcosa che servisse per imparare a controllare e gestire l'energia e la percezione. Qualche momento dopo aver preso in mano questo libro, hanno iniziato a "bollirmi" le mani (la sensazione è quella di una fontanella di calore in mezzo al palmo, uno dei motivi per cui ho fatto quella richiesta), e così ho iniziato a pensare che forse... quella era la risposta. Non l'ho comprato proprio subito, ci ho pensato un po' perché il prezzo non era basso (30 €); sono tornata in libreria, me lo sono guardato un po' meglio e alla fine ho deciso per il sì. L'autrice è una terapeuta psico-energetico-spirituale molto conosciuta; laureata in fisica e dopo aver lavorato per la Nasa, si è dedicata allo studio del campo energetico umano e ad approfondire le tecniche terapeutiche. Ha studiato e praticato con vari docenti, per poi aprire delle proprie scuole (attualmente ci sono delle sedi in Florida, in Austria e in Giappone).
Il libro è un volume molto corposo, io stessa che di solito sono una mangiacapitoli bulimica me lo sono letta prendendolo un po' per volta, a dosi moderate. Non perché sia noioso - tutt'altro - ma è molto denso di informazioni e merita tempo e riflessione per assimilarle.
Nel testo vengono esposte e spiegate  le esperienze dell'autrice come terapeuta e ciò che ha imparato nel corso degli anni, illustrando la struttura del campo energetico umano; viene spiegato il sistema dei chakra e la loro interazione con la struttura fisica e psicologica della persona. Si esaminano anche alcune principali strutture caratteriali e come esse si riflettono sul campo energetico. Nei capitoli successivi, sempre nell'ottica dell'applicazione alla terapia - ma con informazioni utili anche a chi sia semplicemente interessato a lavorare su stesso - vengono spiegate tecniche per purificare, sviluppare e armonizzare il proprio campo aurico, sviluppare la percezione e la connessione al sé superiore, e imparare ad utilizzare l'interazione col campo energetico per la cura e la guarigione. Avendo una formazione scientifica, la Brennan unisce al discorso sullo spirito e la realtà sottile molti riferimenti alla fisica quantistica e alla visione olografica dell'universo, auspicando che si arrivi a sviluppare una metodologia di cura che veda terapeuti energetici e medici tradizionali affiancati per conseguire la guarigione dei pazienti a tutti i livelli.
Ho trovato questo libro interessante per vari motivi; il richiamo all'aspetto scientifico porta il discorso ad inquadrarsi in un'ottica di approccio olistico che fonde la ricerca scientifica con quella spirituale; la spiegazione dei piani energetici dell'aura e del sistema dei chakra è chiara e - a mio parere - coerente. Mi trovo abbastanza in sintonia - in generale - con le idee della Brennan, le informazioni che fornisce "mi risuonano" senza apportare schemi mentali che percepisca estranei, ed apprezzo come sottolinei la necessità che il terapeuta applichi serietà d'intenti e impegno costante nella propria preparazione, uniti a una consapevole attenzione per il proprio benessere. Tra l'altro, il quadro che dipinge lei si integra bene anche coi discorsi del libro di Emoto (vedi recensione 2); come dire... i pezzi del puzzle stanno man mano andando insieme, e si sta formando un'unica immagine che comprende tutto. Spero di riuscire a trovare un po' di tempo da dedicare alla sperimentazione delle pratiche che vengono suggerite per aprire i chakra e sviluppare la percezione; se ci saranno sviluppi interessanti vi terrò aggiornati. Intanto... buona lettura!

Barbara Ann Brennan
MANI DI LUCE
Casa Editrice Corbaccio - 2011
ISBN 978-88-7972-545-3

giovedì 17 maggio 2012

LIBRI - 2 - LA SCIENZA DELL'INVISIBILE, M. Emoto - M. Citro
































Siate gentili con l'acqua... se lo ricorderà.

Ho da poco finito di leggere un altro bel libro, uno di quelli da cui non riesci a staccarti tipo sacchetto di patatine, e che ti forniscono tanti piccoli elementi che ti danno la sensazione di pezzetti del puzzle che vanno ad incastrarsi proprio al posto giusto, completando il quadro globale.
Gli autori sono Masaru Emoto, un signore giapponese da anni impegnato nello studio della "Memoria dell'acqua", e Massimo Citro, medico e ricercatore italiano che lavora a Torino. I due si alternano nel libro  per illustrare i loro studi, esperienze e considerazioni riguardo alla capacità dell'acqua di memorizzare e trattenere informazioni sulla struttura e capacità fisiche di sostanze con le quali viene messa a contatto - o anche solo con le cui frequenze viene irradiata. In questo modo, ne acquisisce le proprietà pur mantengo inalterata la propria composizione chimica. In pratica, se ad esempio la si irradia con le frequenze di un determinato farmaco, essa ne acquisirebbe le proprietà terapeutiche pur rimanendo in effetti semplice acqua. Inoltre, sembra che trasmettendole energia-pensiero di alta o bassa frequenza (sentimenti od emozioni positivi o negativi) essa la incameri alterando la struttura cristallina che produce al congelamento - e, si può presumere, quindi, che essa rilasci questo tipo di energia nel momento in cui viene metabolizzata da un organismo.
Il discorso è estremamente affascinante, non sembra anche a voi? 
Nella parte di libro curata da Citro vengono illustrati ampiamente i precedenti di ricerca scientifica relativi a questi argomenti, con riferimenti all'omeopatia, alla fisica quantistica (non spaventatevi, le spiegazioni sono chiare) e al lavoro di altri scienziati, oltre a spiegare la ricerca che egli svolge con la sua équipe sulla trasmissione di informazioni da Trasferimento Farmacologico Frequenziale (TFF) - la suddetta irradiazione, appunto. La ricerca in questo campo soffre di cronica mancanza di fondi (siamo stupiti, vero?), ma mi sembra che i risultati che stanno ottenendo siano davvero interessanti e meriterebbero di essere attentamente presi in considerazione ed approfonditi, con una sperimentazione seria e libera da pregiudizi pseudo-scientifici (nel senso di quella chiusura a priori dei dottoroni che rifiutano un'ipotesi solo perché "esce dal seminato") e soprattutto dagli interessi economici delle case farmaceutiche - ve li immaginate i manager a cui va di traverso il caffè quando leggono sul giornale che è possibile guarire con l'acqua anziché coi loro prodotti? Uh, che bella scena...
La parte redatta da Emoto - che non è un dottore o uno scienziato, e non pretende di esserlo -  tocca tematiche più spirituali, evidenziando come la bellezza dei cristalli generati dall'acqua caricata da energie positive, e il suo essere base dell'esistenza di noi tutti, ci richiami ad una maggiore consapevolezza della nostra unità con l'universo intero e alla necessità di alimentare sentimenti e comportamenti di amore e rispetto per noi stessi e tutto ciò che esiste.
Di questo libro mi sono piaciute diverse cose; il linguaggio mi sembra sempre semplice e abbastanza chiaro da riuscire a far comprendere anche concetti scientifici piuttosto complessi. La parte scientifica è ricca e ben concatenata; il quadro d'insieme che ne viene fuori mi sembra logico e coerente, le ipotesi avanzate sensate e ben sostenute in relazione alle teorie di fisica quantistica cui fanno riferimento (bye bye Newton, e grazie per le mele!). Nella parte di Emoto, poi, si avverte una grande sensibilità e predisposizione a sentimenti di amore, consapevolezza e cura per ciò che ci circonda; trasmette armonia e dolcezza, qualcosa che mi sembra non si possa trovare altrimenti che gradevole (a meno che, ovviamente, non siate "entità oscure" che rifuggono luce ed amore, ma in quel caso mi sembra poco probabile che vi avviciniate a questo libro).
Nell'insieme, quello che emerge da questo volume mi sembra sia una tendenza - o almeno l'auspicio di essa - a che scienza e spiritualità riescano finalmente a convergere in un nuovo tipo di conoscenza che fonda l'uso della ragione con un'apertura a maggiori livelli di consapevolezza e di realtà, al di là dei limiti della percezione fisica e dell'esperienza materiale, per arrivare a comprendere una struttura dell'universo basata sull'energia e vibrazione, e sulla connessione globale di ogni forma e manifestazione di esse. E sì, in effetti fa venire una gran voglia di provare a fare esperimenti con l'acqua "informata"; il che, come ogni cosa che stimola la sete di conoscenza, non può che essere positivo. Buona lettura, e nel caso... W i giochi d'acqua!

Masaru Emoto - Massimo Citro
Traduzione dal giapponese Anna Volpe, 
La scienza dell'invisibile: nella memoria dell'acqua i farmaci del futuro
2011 Macro Edizioni (Scienza e conoscenza)
ISBN 978-88-6229-132-3

martedì 1 maggio 2012

LIBRI - 1 - ZORRO, Isabel Allende








 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La leggenda non muore mai, ma... com'è iniziata? 

 Okay, lo confesso: c'è mooolto di sentimentale in questa recensione. Zorro è stato il mio primo (travolgente) amore, avrò avuto circa due-tre anni e in quei pomeriggi la cara televisione in bianco e nero dei nonni risplendeva di tutti i colori dell'avventura che la fantasia di bambina riusciva a regalarle.
La Allende, grande maestra scrittrice del nostro tempo, e grazie anche alla buona traduzione di Elena Liverani, ci regala in questo libro la storia di come tutto ebbe inizio; partendo dagli inizi della carriera del padre, Don Alejandro de La Vega, ci racconta come egli ne incontrò la madre, l'infanzia scanzionata al fianco del fratello di latte Bernardo, l'adolescenza in Spagna con la scoperta dell'amore e il rafforzamento della sua sete di libertà e giustizia, fino al rocambolesco ritorno in California e agli inizi ufficiali della Leggenda. Con tante spade e il mantello nero sullo sfondo, immancabile.
Lo stile della Allende è per buona parte del libro lieve, a tratti scanzonato, con la voce narrante che ogni tanto sfonda allegramente la quarta parete... cosa che mi è sempre piaciuta. Ma, tra un ammiccamento e l'altro, trovano spazio efficaci descrizioni - lapidarie nella loro condanna perchè mai pedanti - delle ingiustizie e sofferenze che la nobiltà spagnola infliggeva agli Indios, ai propri concittadini, o in generale... i (pre)potenti ai più deboli. E ci ricordano perchè non si può non amare Zorro.
Il ritmo è sempre buono, la scrittrice sa quando coinvolgerci con le descrizioni e quando tagliare corto; i personaggi principali sono ben sviluppati e le loro psicologie verosimili. Anche quelli minori non risultano macchiette stereotipate: il sergente Garcìa fa tenerezza come sempre, ma riusciamo anche ad immaginarci i suoi pensieri. 
Io ho amato molto lo spazio che viene dato al popolo indio e lo spessore toccato alla figura di Bernardo, che in questo libro trova grande profondità e dignità, fino a rappresentare in effetti la parte migliore di Zorro; la giovane Isabel, impavida, intelligente, generosa ed ironica si guadagna di diritto un posto fra le mie (quasi) Bad Girls preferite: quando una ha cuore, cervello e senso dell'umorismo , chi si ne frega di un occhio un po' strabico? Nuria, l'istitutrice delle ragazze spagnole, tira fuori una grinta e una fibra che inizialmente non ti saresti aspettato (e un po' dispiace per il povero Galileo Tempesta...), mentre la nonna Civetta Bianca se la gioca col Maestro Yoda... Ma anche Padre Mendoza, il missionario che in California vede crescere i due ragazzi, è una gran bella figura (ce ne fossero di più, in giro, di preti così!).
E sì, c'è un po' di spazio anche per la scherma, anche se non diventa una cosa noiosa per chi non è interessato. Ma per chi è appassionato come me, è un piacere immaginarsi le spade e i duelli, e già sogno una riproduzione di Giustina da appendere alla parete accanto a Glamdring (la spada di Gandalf... che o prima o poi riuscirò a regalarmi!!!).
E lui, il nostro eroe, Diego de La Vega alias Zorro? 
Lo vediamo crescere un po' in bilico tra due mondi, quello del padre hidalgo spagnolo e quello indio della madre e della nonna, un ragazzino scanzonato a cui la presenza costante di Bernardo, grazie all'affetto sincero che li lega, unita alle lezioni della nonna materna, insegnano l'importanza del rispetto per l'altro e l'irrilevanza delle differenze di nascita. Il desiderio di giustizia nasce già in questi primi anni, per poi trovare una direzione e una disciplina in Spagna, grazie all'incontro col maestro di scherma Manuel Escalante. Nel frattempo, egli scopre l'amore e la passione, incontra il suo grande rivale, il perfiderrrrrimo Manuel Moncada, e inizia a sviluppare le proprie doti e quella consapevolezza della necessità di mascherarle dietro un'apparente inettitudine che permetterà a Zorro di esistere. E' coraggioso, generoso, sbruffone e galante... e sparisce nella notte in groppa a Tornado. Il più indimenticabile degli eroi, come sempre!

Zorro
Isabel Allende
Universale Economica Feltrinelli
ISBN 978-88-07-81970-4

lunedì 16 aprile 2012

SUL MIO SCHERMO - 1 - REAL STEEL

Come Rocky, ma senza i quarti di bue

Diciamocelo: una venuta su a pane, Nutella e robottoni non poteva prescinderne... Il film è semplicemente carino; la trama è lineare e prevedibile, gli effetti speciali sono fatti bene, la musica... dipende se piace il genere. A me alcune canzoni piacevano, altre un filo meno. Hugh Jackman non recita male, e comunque per le fanciulle è sempre un piacere guardarlo, anche se la canottiera di Wolverine ce lo lascia gustare di più. Maschietti, voi potete rifarvi con Evangeline Lilly, la Kate di "Lost", ma non aspettatevi scene particolarmente hot. L'idea della futuristica boxe tra robot è tranquillamente verosimile (del resto, in forme ancora embrionali già ci siamo), e la caccia ai riferimenti non è niente di trascendentale, ma abbastanza divertente. Lieto fine e buoni sentimenti, ma il giovane Dakota Goyo che interpreta il figlio di Jackman riesce a non essere stucchevole, e l'interazione caustica tra i due risulta abbastanza godibile; vien voglia di chiamare il telefono azzuro per farlo smettere di bere caffeina, però. Comunque, si ride anche più di una volta. Apprezzabile, secondo me, il lavoro fatto sullo "spirito della boxe".
Una buona fetta di "Rocky" (ma vi supplico... NESSUN SEQUEL!!!), una spruzzata di "Bomber", un dose di "Il gigante di ferro", un tantinello di "Paper Moon", e Robot Wars come glassa (che fine ha fatto Mathilda?). C'è una scena con Jackman, negli errori, che da sola vale l'acquisto. 
Consigliato se:
- vi piacciono i robot
- vi piace la boxe
- vi piace Hugh Jackman
- volete organizzare una "serata popcorn" con gli amici

DATI:

REAL STEEL
Con Hugh Jackman, Dakota Goyo, Evangeline Lilly. Non riesco a leggere sulla copertina di chi è la regia.
Distribuzione Walt Disney Video
Formato Blue Ray Disc + E-FILM (copia digitale scaricabile)
Audio italiano 7.1 DTS-HD HR




mercoledì 4 aprile 2012

ALLA BASTIGLIA! - FORSE

Tivù e giornali passano ogni giorno notizie sulla situazione economica, sui provvedimenti del governo, sulle reazioni dei partiti e della popolazione. E da un po' di tempo in qua, sto vivendo una sensazione di deja-vu: un paese pericolosamente vicino all'orlo della bancarotta (anche se - non diciamocelo troppo forte - forse riusciamo a scamparla), le fasce più deboli sempre più spremute e stremate, che stanno scivolando nella disperazione, le classi politiche e dirigenti sempre meno attrezzate di capacità e volontà di far fronte alla situazione e sempre più arroccate nella difesa dei loro privilegi... Ho le allucinazioni o mi sembra di sentire odore di... brioches?!
Massì, ecco cosa mi ricordava questa situazione: la Francia del periodo immediatamente precedente la Rivoluzione! 
Pensateci un attimo: allora, quando il paese era sull'orlo della bancarotta per  vari motivi, tra i quali anche le spese belliche e le spese folli della corte di Versailles, vennero convocati gli Stati Generali (vale a dire: bisogna fare qualcosa di eccezionale, perché come abbiamo gestito le cose finora non andava bene). I ministri Necker e Calonne che del tutto scemi non dovevano essere, avevano già proposto di far pagare le tasse anche ai nobili,(patrimoniale anyone?), ma erano stati liquidati in quattro e quattr'otto. Alla fine, la convocazione degli Stati Generali era sembrata l'unica possibilità di realizzare quelle riforme politiche ed economiche di cui il paese aveva bisogno per non affondare. Anche in quella sede, però, le classi dei nobili e del clero rifiutarono per la maggior parte quelle misure che avrebbero tolto loro potere e privilegi, determinando così nel popolo reazioni sempre più violente che culminarono nell'attacco alla Bastiglia, con successivi sviluppi che man mano portarono alla Rivoluzione vera e propria, al Terrore, e in sostanza a un completo sovvertimento di quello che era stato per secoli l'ordinamento politico del paese.
Ora, l'Italia del XXI° secolo non è certo la Francia del XVIII°, però se andiamo a guardare bene, mi sembra che più di un punto di contatto possiamo trovarlo, vista la nostra attuale situazione economica e sociale: abbiamo un debito pubblico altissimo, l'economia è pesantemente in recessione, la popolazione fa sempre più fatica a tirare avanti mentre pochi privilegiati se la passano alla grande continuando a dissanguarci e tenendosi ben stretti quelle poltrone e tutele che garantiscono loro di fare la bella vita. E intanto, sono sempre di più quelli che si sparano perché non ce la fanno più a tirare avanti. 
Signori, attenti, perché prima o poi i poveracci si stancheranno di spararsi e inizieranno a sparare a voi; la corda, prima o poi, si spezza.
Ora, forse il governo Monti ha un attimino più di buona volontà di Luigi XVI e della sua corte - anche se ha già perso tante buone occasioni di spazzare via un po' di Ancien Régime - ma deve fare molta attenzione a quello che fa, perché la pazienza degli Italiani non è infinita. Sono sempre di più le persone pericolosamente vicine alla fame, e pericolosamente vicine alla disperazione. E quando un popolo è disperato, adotta misure disperate. Di sangue, durante la Rivoluzione e dopo, ne è scorso tanto. L'emoglobina è preziosa, cerchiamo di tenerla da conto!
Un passaggio molto importante, secondo me, sarà la riforma del mercato del lavoro a cui si sta lavorando proprio in questi giorni; se alla fine ne verrà fuori una buona legge, capace davvero di favorire l'occupazione senza trasformare la normativa in un far west in cui alla fine siano ancora i poveri cristi a venir trattati come carne da macello, allora forse questo paese ce la può fare (a questa legge, quando sarà approvata definitivamente, penso di dedicare un prossimo post per analizzarne pecche e punti di forza. Occupandomi di amministrazione del personale, è un campo che mi interessa particolarmente). Fermo restando che serviranno ancora altre misure che siano davvero efficaci per rilanciare l'economia. Soprattutto l'economia reale. Secondo me, uno dei grossi problemi del sistema economico che ormai ci ritroviamo a livello mondiale è proprio la sproporzione del peso della finanza rispetto alla produzione e al commercio. E' importante che i soldi tornino a girare molto più in mano a imprese produttive e commerciali, invece che a banchieri e broker tutti presi a scommettere su quanto fluttueranno le azioni di questa o quella banca. Quindi, gente, la prossima volta che dovrete scegliere in quale banca portare i vostri soldi... vi invito a prendere in considerazione quelle piccole banche a livello locale, più vicine di solito alla realtà del "Terzo Stato", e magari a chiedergli che politica hanno sul finanziamento ai dipendenti,  artigiani e alla piccola e media impresa in termini di concessione del credito.
Nel frattempo, a chi ha un lavoro auguro di riuscire a tenerselo, a chi non ce l'ha auguro di riuscire a trovarlo o inventarselo, e a tutti noi auguro di non dover avere mai bisogno di tirar fuori i cannoni... ma nel caso, allenatevi a prendere bene la mira. Perché quando c'è da combattere, è bene farlo con tutta la propria energia!
E per quanto riguarda l'immagine di oggi... Beh, per l'omaggio a Lady Oscar, ogni scusa è buona, no? ;-)

lunedì 2 aprile 2012

IL GENIO PREZZEMOLINO


Vi capitano mai quei periodi in cui sembra che qualcosa o qualcuno continui a spuntare fuori in un modo o nell'altro nella vostra vita? A me è un po' che succede con uno dei più grandi scienziati vissuti a cavallo fra XIX e XX secolo, Nikola Tesla. A parte la logica quota di sudore dedicatagli durante gli studi di fisica alle superiori (in cui avevo la media del 4... ma stendiamo un velo pietoso), negli anni questa figura affascinante e sfuggente nella mia vita ha fatto capolino - anche solo nel nome - in: un fumetto (Dampyr della Bonelli, in cui si chiama Tesla un personaggio femminile molto tosto); due telefilm: Magazzino 13, dove "la Tesla" è una pistola ad energia elettromagnetica che i protagonisti usano per stordire i cattivi, ma soprattutto Sanctuary, in cui è proprio la persona dello scienziato a comparire. Trasformato in seguito a una trasfusione di sangue vampirico, il personaggio di Tesla qui è un farabutto con molto stile, uno di quei "più o meno cattivi" da cui non si riesce a non farsi conquistare. Nel film "The prestige", che ho visto in televisione, la sua figura è interpretata da David Bowie, istrionico e incomparabile come sempre. Un po' di tempo fa degli amici ci hanno portato il Dvd del film del 1980 dedicatogli da Krsto Papic, in cui giganteggia (anche abbastanza letteralmente) un grandioso Orson Welles nella parte di J.P. Morgan. E ancora, di recente, a Voyager su RAI2 (che tempo fa gli aveva dedicato anche uno speciale, che però io non ho visto) è stato presentato uno studio/esperimento sulla fusione a freddo (che sembra avere prospettive interessanti... speriamo) in cui si citava lui in riferimento alla speranza di trovare una fonte di energia pulita, economica e facilmente disponibile per tutti, esattamente quello che lui stava cercando di fare coi suoi studi ed esperimenti incentrati sul trarre energia dalla ionosfera. Di lui abbiamo parlato tra amici in riferimento alla connessione tra mente razionale ed esperienze di tipo più spirituale, visto che affermava che molte delle sue idee gli erano arrivate sotto forma di "visioni".
Insomma... è come se questo grande scienziato, la cui memoria è rimasta un po' in disparte per decenni - nonostante le sue invenzioni si siano fatte strada in una quantità enorme di ambiti della nostra vita quotidiana, soprattutto in quest'ultima epoca ipertecnologica ed ultraconnessa - stia tornando alla ribalta a chiedere l'attenzione che merita anche da parte di chi non mastica molto la fisica, come me. E del resto, si tratta di un personaggio che all'indubbio genio scientifico univa una personalità enigmatica, visionaria, caratterizzata da un disinteresse per il denaro e l'aspirazione a realizzare qualcosa che andasse a migliorare la vita di tutto il genere umano. Una figura, insomma, probabilmente molto più in sintonia con il risveglio spirituale e le tendenze new age che caratterizzano questi ultimi anni, che non la seconda metà del XX secolo, in cui possiamo ben immaginarci le grandi potenze che usavano le sue scoperte per cercare di radersi al suolo a vicenda; è come se lo spirito di quest'uomo, entrando in una nuova risonanza con lo spirito del tempo, stesse tornando ad aleggiare sulle nostre teste e sulle nostre vite. Chi lo sa, non sarebbe meraviglioso se finalmente riuscissimo a realizzare qualcuno dei suoi progetti più illuminati?
Per quelli di voi che non conoscono molto bene la sua figura, ma che si sono fatti incuriosire da questo post, consiglio come al solito la pagina dedicatagli da Wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Nikola_Tesla per iniziare a farsi una panoramica e la visione del film sopra citato (su Wikipedia ne trovate anche i dati; non è facile da rintracciare, ma i miei amici mi hanno detto che finalmente è uscito anche con doppiaggio in italiano - noi lo abbiamo visto in inglese con sottotitoli). C'è anche un documentario dedicatogli, "The missing secrets of Nikola Tesla", visibile su You Tube con sottotitoli. E la prossima volta che accenderete le vostre lampadine a corrente alternata... fermatevi un attimo e dedicate un pensiero anche a lui. Si sa mai che torni a farsi sentire...

domenica 1 aprile 2012

QUANDO IL MONDO NE FA UNA GIUSTA


Oggi, dopo aver passato una bellissima giornata al parco con mio marito e i miei amici, al telegiornale della sera ho sentito una splendida notizia: dopo più di vent'anni di persecuzione politica, finalmente oggi Aung San Suu Kyi, leader dell'opposizione birmana, è finalmente stata eletta in parlamento. Ci sono già notizie di brogli e certamente non ci illudiamo che da oggi saranno tutte rose e fiori e che la dittatura militare si trasformerà in un gruppo di agnellini, ma... è comunque un risultato importantissimo, e chiunque abbia a cuore la democrazia e la libertà dei popoli non può che esultare. Quindi, stappiamo lo spumante, e omaggio alla Signora!!!

sabato 31 marzo 2012

Autori che amo - 1 - Neil Gaiman

Sono sempre stata una che ama sognare. Sono sempre stata una che ama la mitologia, per imprinting: quando ero piccola, mio papà invece di raccontarmi "Cappuccetto rosso" mi raccontava l'Odissea... Adoro gli autori che scrivono (bene) libri fantasy che pescano a piene mani nell'immaginario collettivo, e che fanno fumetti appassionanti capaci tanto di trascinarti in mondi fantastici quanto di offrirti spunti di riflessione sulla vita quotidiana.
Neil Gaiman fa tutto questo, scrivendo libri e fumetti. Ha vinto tantissimi premi per le sue storie fantastiche, e in tutte queste storie si ritrovano elementi attinti dalla mitologia, da storia e leggende di popoli di tutto il mondo, e nello stesso tempo sentimenti, comportamenti, esperienze ed emozioni che potrebbero appartenere a un qualsiasi essere umano, uno qualsiasi di noi.

Ha creato lui stesso un immaginario popolato da tanti personaggi (come la famiglia degli Eterni - gli Endless - di cui vedete alcuni nell'immagine qui sopra) che ritroviamo in tante delle sue opere, come se fossero amici o conoscenti in cui capita di imbattersi di tanto in tanto, a volte quando meno te lo aspetti. Ti può capitare di apprezzarli o di trovarli insopportabili, di condividere i loro pensieri e comportamenti o di trovarti in disaccordo completo... ma raramente uno di loro ti lascerà indifferente, perché ognuno ha qualcosa di particolare e tocca corde che fanno risuonare (in modi che possono essere tanto armonici quanto dissonanti) qualcosa dentro di te.
Se volete conoscere di più i dettagli sulla vita di Gaiman (che, tra l'altro, secondo me è anche un tipo affascinante...) e le sue opere, vi invito a partire da Wikipedia; quello che interessa a me è offrirvi uno spunto che possa stuzzicare la vostra curiosità. Anche perché i suoi lavori sono talmente appassionanti, che togliervi il gusto della scoperta sarebbe un delitto...

giovedì 29 marzo 2012

ALL YOU NEED IS AMORE

 Poco fa rimuginavo su un possibile argomento per il nuovo post, e analizzando un po' quello che stavo provando... ops, eccolo qui: AMORE.
L'amore che senti per la persona che hai scelto come compagna della tua vita, per quella bestiolina così problematica che però riesce a tirare fuori la parte migliore di te, per la tua famiglia - magari tutt'altro che perfetta, ma che solo immaginare di perdere è il peggiore dei tuoi incubi. L'amore per quegli amici che magari stai vedendo poco, ma quando capita... è come se non fossero passati vent'anni dalle prime cavolate che si combinavano insieme; l'amore per quella piantina che scintillando al sole davanti alla finestra mette in mostra qualcosa che il più grande dei gioiellieri non riuscirebbe mai a replicare; l'amore quando vedi che le tue mani hanno creato qualcosa che non sembra certo chissaché, ma in cui hai messo il tuo impegno e la tua passione. L'amore quando canti a squarciagola una canzone che ti fa sentire vivo, non importa quanto sei stonato, importa solo quanto ti riempie di gioia. L'amore quando leggi le pagine di quello scrittore che sembra proprio stia parlando di te, col libro che ormai cade a pezzi da quanto te lo sei portato dietro e letto e riletto; l'amore quando litighi e urli e strepiti e piangi perché, cavolo, litigare era proprio l'ultima cosa che volevi - ma si sa, solo le persone che ami riescono a farti arrabbiare così tanto, con quelli di cui non te ne frega un accidente non litighi mai.
L'amore per il tuo Pennuto e il suo per te... uh caspita! QUANTO! amore, quando riesci a comunicarci: è così tanto che non sai più dove metterlo, tracima da tutte le parti e permea tutto quanto, ti ritrovi a dire "ti amo" e "ti voglio bene" a momenti anche al postino, da tanto che te ne senti pieno.
Oh sì... AMORE. Tanto amore, mi piace l'amore. Probabilmente sono un attimino in overdose... Pennuto, ne sai niente?
Che meraviglia... ce ne vorrebbe di più, per tutto questo pianeta. Auguro a tutti voi di sprofondare in un oceano d'amore; tanto, non preoccupatevi... ci si nuota benissimo!


martedì 27 marzo 2012

LO SPIRITO E LE MANI

Da un po' di tempo in qua, per compensare un'attività lavorativa molto "di testa" e concentrata sui numeri (coi quali, come dice il mio capufficio, non è che comunichi molto...), ho preso a dedicare il mio tempo libero a lavoretti di creatività manuale. Ho fatto diversi bijou con le perline, che poi ho iniziato ad alternare  a lavori di arte tessile - o a combinarli con essi. Ci sono diverse tecniche che mi piacciono: macramè (nodi), intrecci, uncinetto, tessitura, chiacchierino... una che mi ha davvero conquistato è la lavorazione del merletto a fuselli, detta anche "pizzo al tombolo". Si tratta di una tecnica antica tradizionale in molte regioni italiane, e anche in diversi paesi esteri; si realizza il pizzo intrecciando il filo avvolto sui "fuselli", bobine di legno o  altri materiali, che crea dei bellissimi disegni. E' un lavoro che richiede impegno e attenzione, ma porta a un notevole stato di concentrazione -  e poi il suono dei fuselli che si toccano tra loro è adorabile. Ad ogni modo, man mano che studiavo manuali e sperimentavo tecniche ho notato quanto in generale le attività tessili abbiano radici profonde nel nostro immaginario collettivo e linguaggio, tanto da essere praticamente degli archetipi. Le tra parche delle mitologia greca (o le norne in quella scandinava) che lavorano il filo del destino dell'uomo, la tela di Penelope, Alessandro che taglia con la spada il nodo di Gordio, i rituali di magia in cui si annodano cordicelle per vincolare sentimenti e destini, la Bella Addormentata e il suo arcolaio.... forse è perché queste pratiche fanno parte della vita umana praticamente dall'alba dei tempi, ma  sono cariche di significati anche psicologici molto forti. Dopotutto, ai braccialetti dell'amicizia si fanno tre nodi esprimendo un desiderio e poi si aspetta che si rompa per vederlo esaudito, no? E d'altro lato, molte di queste attività, soprattutto quelle più ritmiche e ripetitive come la filatura e la tessitura, hanno un grande potenziale come aiuto alla meditazione, un po' come la danza dei dervisci. Nel momento in cui ti concentri su un intreccio, liberi la mente da tanti altri pensieri, e se il movimento delle mani diventa automatico puoi ritrovarti a spaziare in uno stato di meditazione molto interessante. Una cosa molto bella da fare può essere anche quella di realizzare dei lavori (un esempio semplice: dei braccialetti annodati) "caricandoli" di pensieri positivi man mano che li si realizza; il sommarsi del tipo di pensiero con la forza archetipica della tecnica scelta secondo me ha una valenza energetica molto forte.
Inoltre, un'attività manuale di questo tipo ha anche il vantaggio di costituire un legame con la nostra corporeità e di dare un senso di armonia, realtà e concretezza che secondo me può aiutare a "riequilibrare" chi si trova ad essere troppo sbilanciato sul lato mentale e intellettuale della personalità, o chi tende a perdersi in stati ansiosi e a preoccuparsi troppo per problemi magari solo immaginati.
In chiusura, la foto del lavoro che sto attualmente realizzando al tombolo: è basato sul disegno del labirinto a bassorilievo che si trova nella cattedrale di Lucca; costituisce in effetti un mandala, e lavorarci è molto stimolante perché man mano che procedo nella realizzazione seguo il percorso del labirinto, con tutta la sua valenza psicologica ed archetipica. Non è facile, ma mi sta piacendo un sacco. E perdonatemi se l'immagine non è proprio bellissima... è fatta col cellulare, non con una fotocamera "seria". Ma era tanto per darvi un'idea di che cosa si tratta. Ora vi saluto e... vado a dedicarmi al tombolo!


domenica 25 marzo 2012

QUATTRO PASSI TRA LE NUVOLETTE...



































Parliamo di fumetti e cartoni animati.
Con i fumetti ho imparato a leggere: a tre anni mia madre, che non ne poteva più di leggermi continuamente le storie di Topolino, mi ha preso in braccio e ha detto: "Vieni qui che ti insegno a leggere! Allora, questa è la A. Cerca le A..."
Beh, ha funzionato! Poco tempo dopo identificavo le insegne dei bar per farmi comprare il ghiacciolo (!!!) e mi leggevo Topolino da sola; da allora, non ho più smesso.
Ho sempre letto tantissimi libri, il che mi ha aiutato tanto anche a scuola, ma non ho mai abbandonato i fumetti. Sono sempre stata convinta che se 
- la letteratura è un'arte
- la pittura è un'arte
perché non dovrebbe essere un'arte quella di realizzare fumetti, visto che le include tutte e due? E come spesso succede, secondo me l'unità è superiore alla somma delle parti; quello che un buon fumetto sa trasmetterti in fatto di emozioni, quando unisce una storia ben scritta e personaggi ben sviluppati, con immagini che sanno davvero essere evocative, spesso è difficilmente raggiungibile da un'opera soltanto letteraria o soltanto grafica (figurativa o astratta che sia).
Ma, si sa, da noi i fumetti sono stati per un sacco di decenni guardati dall'alto in basso da tanti intellettuali con la puzza sotto il naso....  che probabilmente non sarebbero stati capaci di realizzare un buon fumetto neanche se ne fosse andato della loro vita!
Personalmente, in fatto di nuvolette ho spaziato molto tra generi e nazionalità. Da piccola leggevo tanti Topolino (e le versioni Disney - molto spesso, tra l'altro, di bravissimi autori italiani - di classici quali la Divina Commedia o i Promessi Sposi sono dei veri gioiellini) e comics americani come i Vendicatori (sono ufficialmente ancora innamorata della Visione, chi se lo ricorda?). Crescendo sono entrati nella mia vita i prima manga giapponesi arrivati in Italia - Candy Candy e i fumetti pubblicati sulle sue pagine, prima su tutte Lady Oscar, mio faro guida da allora e finchè avrò vita - e la marea sterminata ad essi seguita. Veramente tanti... A un certo punto è comparsa una nuova generazione di fumetti americani - ma nono solo - dedicati a un pubblico più maturo, su cui mi sono fiondata con un appetito smodato; sto parlando di autori come Neil Gaiman col suo  Sandman e tutti i personaggi e storie ad esso collegati, anche di altri autori, dai Books of Magic ad Hellblazer a Lucifer, Swamp Thing, Morbius, Vampirella, Shade l'uomo psichedelico, il Corvo (momento di raccoglimento, signori!), Batman con storie come Red Rain e le successive di quel ciclo, Ghost Rider, la meravigliosa Cybersix... e c'è stato spazio anche per gli eroi Bonelli come Martin Mystère, Nathan Never, Legs Weaver (grandissima!), Dylan Dog, Brendon...
Diciamocelo, la roba buona da leggere non manca, il problema di solito sono più che altro i soldi per comprarla, il tempo per leggerla e soprattutto... LO SPAZIO DOVE METTERLA!!!
E nel frattempo... c'erano - e continuano ad esserci - i cartoni animati. Ho iniziato a cinque anni innamorandomi di Actarus, e ancora continuo - a guardare i cartoni e a farmene conquistare.
Secondo me, per i cartoni animati come arte vale lo stesso principio che per i fumetti: se riuniscono settori di creatività (illustrazione, scrittura delle storie, musica) ognuno di per sé considerabile come artistico, perché l'insieme non dovrebbe esserlo? Senza considerare il valore aggiunto del fatto che riuniscono il lavoro di tante persone. Per i cartoni, come per i fumetti, non pretendo di affermare che ognuno di essi sia un'opera d'arte o un capolavoro, in entrambi i settori ci sono opere sublimi e altre veramente malfatte o tanto biecamente commerciali da essere inconsistenti per la maggior parte degli aspetti. Ma non sarebbe male se, invece di classificarli a priori come "roba da bambini" o "cavolate", ci si degnasse di guardarseli per bene, studiandone i vari aspetti e considerandoli nel loro insieme. E magari provando a darne una lettura che riuscisse a staccarsi un po' da tante formae mentis ancore legate a un'intelettualismo letterario di tipo ottocentesco, per riuscire ad entrare nel terzo millennio e crearsi dei nuovi strumenti interpretativi che sappiano cogliere l'essenza e la peculiarità dei nuovi media.
Già gia... in effetti mi sa che prima o poi mi toccherà dedicare un post analogo ai videogames....



NOI E LE LUCI GUIDA


Pennuti forever

Voi ci credete agli angeli? Angeli, o spiriti guida, sé superiore... come preferite chiamarli. Io sì, perché sempre di più ne sto avvertendo la presenza al mio fianco. Dopo una serie di letture su argomenti spirituali (autori consigliati: Allan Kardec. Brian Weiss, Raymond Moody, Angelo Bona) e un lavoro personale - ancora in corso - di meditazioni e affinamento della percezione, allo stato attuale il mio pensiero è che:
- esistono
- sono quella parte della nostra anima di più alta frequenza, rimasta nella "dimensione sottile" e sempre collegata con quella che viene calata in questa realtà fisica/a bassa frequenza. Quindi sono SEMPRE con noi; rimanere sintonizzati su pensieri ad alta frequenza (amore, armonia, ottimismo, gioia) ci rende più facile alimentare la connessione con loro, che è ciò che più di tutto desiderano
- sono, in essenza, luce ed amore emanati dalla Luce Divina, come tutto il resto dell'Universo, e quindi in realtà Uno con esso, così come lo siamo noi.
- si riuniscono in "famiglie spirituali" con le altre anime a loro simili per frequenza vibrazionale, quindi coloro che più amiamo, con cui più siamo in sintonia, ci sono sempre vicini - se non su questo piano di esistenza, a volte, comunque su quello spirituale. E vita dopo vita, ci ritroviamo con loro.
- a volte hanno un balordo senso dell'umorismo; comunque, sentirli ridere è bellissimo
- la connessione con loro ti trasmette un sentimento d'amore talmente immenso che il cuore non è grande abbastanza per contenerlo
- mi piacciono. Sì sì, mi piacciono proprio!


sabato 24 marzo 2012

BENARRIVATI

Benvenuti sui Sentieri del Vento! In questo blog intendo condividere pensieri ed esperienze su ciò che mi sembra importante, interessante, o anche semplicemente divertente. Sarò lieta di leggere i vostri commenti e scoprire ciò che vi va di condividere.
Buona lettura!

p.s. le immagini pubblicate non sono intese a scopo pubblicitario o commerciale. Se volete che venga indicato il proprietario del copyright contattatemi e sarà lieta di pubblicarlo